Published On: Dom, Nov 8th, 2020

Un’alternativa alla teoria delle stringhe per spiegare la gravità

La gravità sembra seguire le leggi della teoria della relatività del grande Albert Einstein. Tuttavia, gran parte dei fisici hanno ritenuto per lungo tempo che la teoria delle stringhe, la quale sostiene che tutto ciò che ci circonda non è formato da particelle puntiformi ma da oggetti unidimensionali che vibrano, fosse l’anello mancante con la teoria dello scienziato tedesco naturalizzato svizzero e statunitense.

Due teorie che spiegano ogni fenomeno fisico osservato, ma che si contraddicono a vicenda. Non è facile per i ricercatori, infatti, spiegare la gravità su scale diverse.

Ora, grazie ad una collaborazione internazionale guidata dai fisici di Radboud, si è scoperto che è possibile costruire un’altra teoria della gravità quantistica che obbedisca alle leggi fondamentali della fisica.
Un’alternativa che utilizza i principi fisici già testati sperimentalmente e che ha dimostrato di poter risolvere problemi di vecchia data nella fisica delle particelle.

Le implicazioni derivanti delle nuove leggi sono al vaglio degli scienziati attraverso i buchi neri. Perché, secondo i ricercatori, c’è solo un insieme di leggi della natura e questo insieme dovrebbe essere in grado di applicarsi a tutti i tipi di domande, incluse le particelle in caduta verso un buco nero.

I risultati sono stati pubblicati in Physical Review Letters.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it