Published On: Sab, Apr 24th, 2021

Un anno di terremoti su Marte

Al meeting annuale della Seismological Society of America (SSA), il team di InSight ha discusso i risultati di un anno di terremoti rilevati su Marte.

E’ già noto come gli eventi tellurici sul pianeta rosso differiscano da quelli terrestri: per prima cosa hanno minore energia, tanto che tra i 500 eventi il più intenso ha avuto magnitudo 3.6.

In secondo luogo si presentano in due distinte varietà: a bassa frequenza, con onde sismiche che si propagano a varie profondità nel mantello del pianeta e ad alta frequenza, con onde che sembrano propagarsi attraverso la crosta. I primi somigliano maggiormente ai terremoti terrestri, visto che lo scuotimento muore in tempi relativamente rapidi, mentre i secondi somigliano ai terremoti lunari, più duraturi.

CALMA APPARENTE

Per gran parte dell’anno marziano, dal tramonto fino alle prime ore del mattino, l’atmosfera marziana diventa molto tranquilla. Ciò ha permesso al SEIS di rilevare questi piccoli eventi. Tra l’altro, su Marte, a differenza della Terra, non sono presenti oceani che creano un costante tremore con le proprie onde e il rumore sismico di fondo può essere molto più basso.  

Inoltre, i sensori sono ottimizzati e schermati per funzionare in condizioni severe, come temperature estremamente basse ed estreme escursioni termiche giornaliere. Tuttavia, le condizioni meteorologiche, e in particolare il vento, creano spesso difficoltà. E’ bene ricordare che il pianeta è talvolta scosso da tempeste particolarmente violente che possono interessare l’intero globo. 

CERBERUS FOSSAE

La stragrande maggioranza degli eventi è ad alta frequenza e si è verificata a centinaia di chilometri di distanza dal lander. La loro frequenza sembra variare nel corso dell’anno marziano, contrariamente a quanto accade sulla Terra.

Credits: NASA / JPL / JHUAPL / MSSS / BROWN UNIVERSITY

Una piccola percentuale di terremoti ha anche permesso di calcolare la direzione e la distanza da cui provenivano le onde, localizzate in un’area chiamata Cerberus Fossae, a circa 1800 chilometri dal lander InSight.

Cerberus Fossae è una delle strutture geologiche più giovani su Marte e potrebbe essersi formata circa 5 milioni di anni fa. Studi recenti suggeriscono che il meccanismo di estensione potrebbe essere la fonte di quei terremoti, tuttavia, c’è ancora molto da comprendere per poter spiegare i principali meccanismi alla base di tali eventi. Il catalogo e i dati sulla sismicità osservati da InSight sono stati resi pubblici tramite IPG Paris, IRIS e PDS con una pianificazione di tre mesi, a circa tre mesi da quando si sono verificati.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it