Published On: Sab, Apr 9th, 2022

La musica torna a parlare italiano

Qualcuno ricorderà molto bene il programma del sabato pomeriggio, Top of the Pops, dove si ascoltavano in TV le canzoni in Hit Parade della settimana. Se un tempo le classifiche si basavano sulle vendite di dischi, musicassette e CD, oggi si basano sui download o streaming dalle piattaforme online. 

(Credit Photo avvenire.it)

Fino agli anni ’90 le classifiche nei singoli paesi erano molto diverse fra loro. La musica  cambiava generalmente da paese a paese ad eccezione di qualche cantante internazionale che con qualche successo sbarcava il lunario in tutto il mondo.

Oggi in questo mondo globalizzato, globale anche per la musica, abbiamo assistito a fenomeni internazionali come il sudcoreano PSY e la sua Gangam Style. Il suo video per lungo tempo è stato il più visto in assoluto su YouTube. Siamo poi passati ai successi in spagnolo, un pò sempreverdi, come Despacito oppure come non citare il compianto deejay svedese Avicii con i suoi pezzi internazionali celebri in tutto il mondo. In Europa, oggi,  le classifiche si assomigliano abbastanza da paese a paese.

Questi successi internazionali, così come quelli britannici e americani, hanno popolato di conseguenza anche le hit parade italiane degli ultimi 20 anni a tal punto che la canzone italiana, snobbata dai più, sembrava via via sparire dalle classifiche per lasciare spazio alla musica internazionale.

Andiamo dunque a curiosare negli archivi delle hit parade per vedere cosa è successo. Prendiamo le classifiche di 20 anni fa. Cosa si ascoltava ad inizio aprile 2002? In testa troviamo la colombiana Shakira con la sua Whenever wherever. Nelle prime 10 posizioni troviamo solo 3 canzoni italiane: Ligabue con Questa è la mia vita, Alexa con Dimmi Come e un insolito Linus con un remix di Accetta il consiglio per questa volta. Il 70% di quella top 10 italiana era composta da cantanti di lingua inglese fra cui Pink, Kiylie Minogue, Marylin Manson e George Michael. 

Voliamo ad aprile 2012 e scopriamo come è invece la situazione. In testa alla classifica troviamo sempre una canzone in lingua inglese Somebody that I used to know di Gotye, segue al secondo post Arisa con La Notte e poi la classifica è un misto fra canzoni in lingua inglese, spagnolo e italiano. A far compagnia ad Arisa nella prime 10 posizioni, troviamo Noemi, Emma e Biagio Antonacci. Fra gli stranieri più noti c’è dj francese David Guetta con Titanium e Madonna con Give me all your luvin’.

Avviciniamoci sempre più ai giorni nostri e andiamo ad inizio aprile 2017. Nelle prime 10 posizioni campeggia solo una canzone italiana (al 4° posto) ed è la vincente a Sanremo di Francesco Gabbani Occidentali’s Karma; per il resto tripudio di successi internazionali in spagnolo e inglese. In testa troviamo Despacito di Luis Fonsi e al terzo Subeme la Radio di Enrique Iglesias e poi altri mostri sacri del pop moderno come Ed Sheeran e Kate Perry. 

Vediamo quindi cosa accade nella hit parade Italia di questo inizio aprile 2022. Sembra incredibile, ma 10 pezzi su 10 sono in lingua italiana. Sarà il successo di Sanremo e la sua onda lunga, sarà che il successo internazionale dei Maneskin ha fatto da traino per tanti cantanti italiani, oppure sarà che l’Eurofestival si svolgerà a Torino, ma una classifica tutta in lingua italiana non si vedeva da tempo. In testa troviamo il duo Blanco-Mahmood con Brividi, canzone uscita vittoriosa da Sanremo, poi tantissimi giovani, ma anche l’inossidabile Vasco Rossi con La pioggia alla domenica. Nella top 10 ci sono gran parte dei successi sanremesi fra cui Ciao, Ciao, Farfalle, Dove si balla e Ovunque Sarai, pezziche passano giornalmente sulle radio italiane. Bisogna scendere al 15° posto per trovare un Ed Sheeran e ben al 49° per trovare Adele

Dunque gli italiani hanno riscoperto la musica in lingua italiana? Sembra di sì, staremo a vedere quando durerà questo fenomeno e nel frattempo aspettiamo l’Eurofestival. 

 

Fonti Consultate: Il blog di Hit Parade Italia

 

 

About the Author

- Ingegnere Ambientale, laureato presso il Politecnico di Torino, si è specializzato in difesa del suolo. Oggi si occupa di progettazione di impianti ad energia rinnovabile e di sviluppo sostenibile della montagna, con focus sulla mobilità elettrica. Volontario di Protezione Civile, ama la natura, ma anche i social media e la fotografia. Per compensare la formazione scientifica coltiva lo studio della storia e delle scienze politiche. * Contatti: giuseppe.cutano@geomagazine.it * * IG: @latitude_45