Published On: Ven, Ago 18th, 2023

C/2023 P1 (Nishimura), una nuova cometa nel sistema solare

Lo scorso 11 Agosto l’astrofilo giapponese Hideo Nishimura, utilizzando un teleobiettivo da 200 mm e una reflex, ha individuato una nuova cometa iperbolica nella costellazione dei Gemelli. Quattro giorni dopo, il Minor Planet Center l’ha denominata C/2023 P1 (Nishimura), attribuendo la scoperta all’astrofilo, già noto per aver scoperto altre 2 comete, oltre che novae e stelle variabili. Al momento della prima osservazione l’astro chiomato brillava di magnitudine 11; una luminosità abbastanza brillante per un corpo mai osservato, sconosciuto a causa della sua bassa elongazione dal Sole (33°).

La cometa è stata individuata a una distanza di 1,73 unità astronomiche dalla Terra e a 1,05 U.A. dal Sole. Ha un’orbita eliocentrica leggermente iperbolica, suggerendo che possa provenire dalla Nube di Oort, una riserva di nuclei cometari posta a grandi distanze dalla nostra stella. L’orbita della cometa è fortemente inclinata (129°) rispetto al piano dell’eclittica, facendo sì che essa si muova in senso orario se vista dal polo nord dell’eclittica. Il perielio della cometa (il punto più vicino al Sole) è a soli 0,223 Unità Astronomiche dal Sole, all’interno dell’orbita di Mercurio. Il passaggio al perielio è previsto per il 18 settembre 2023.

La nota cometa di Halley

Sebbene sia relativamente debole (magnitudine +9), potrebbe presto illuminarsi di oltre 100 volte, divenendo un oggetto potenzialmente visibile ad occhio nudo. La sua visione, tuttavia, sarà contrastata dalla grande vicinanza al Sole, motivo per il quale servirà l’ausilio di un piccolo telescopio abbinato ad una camera CCD o ad una camera planetaria. Il Sole, dopo il suo passaggio, agirà come una fionda gravitazionale, rispedendola nello spazio profondo. Tali oggetti, infatti, si rendono visibili solo una volta, motivo per il quale sono abbastanza imprevedibili. Le comete che ci fanno visita per la prima volta sono colme di materiali volatili che potrebbero rendere la visione molto affascinante, ma non è detto. Non sono rari i casi in cui questi oggetti abbiano perso gran parte della propria luminosità, magari in seguito ad una disgregazione del nucleo.

Il periodo migliore per osservare la cometa sarà fino al 5 settembre 2023, nelle prime ore dell’alba, quando raggiungerà una luminosità di poco inferiore a quella utile per la visione ad occhio nudo. Successivamente, diminuendo la distanza angolare, la sua visione si renderà sempre più difficile, anche se la magnitudine continuerà a salire in vista del perielio. I principali modelli di previsione del Minor Planet Center prevedono una luminosità di +3.3. Avvicinandosi al perielio, fino al 12-13 settembre la Nishimura sarà osservabile all’alba, poi sarà visibile immediatamente dopo il tramonto del Sole, ma sempre molto bassa sull’orizzonte.

LE EFFEMERIDI

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it