Published On: Mar, Set 26th, 2023

La sorprendente diversità della vita marina prima dell’asteroide di Chicxulub

Circa 66 milioni di anni fa il periodo Cretaceo giunse al termine, portando con sé la scomparsa dei dinosauri e di una stragrande percentuale delle specie terrestri. Questa catastrofe ha dato origine a un dibattito duraturo tra gli scienziati riguardo alle cause dell’estinzione: fu un declino lento ed inevitabile o un improvviso e inaspettato cataclisma?

Il biologo e naturalista francese Georges Cuvier fu uno dei primi ad esplorare la questione. Sosteneva che le “rivoluzioni” geologiche potessero causare estinzioni rapide, basando le sue idee sullo studio del gigantesco rettile marino noto come Mosasaurus, che scomparve alla fine del Cretaceo. D’altra parte, Charles Darwin aveva una visione più graduale delle estinzioni, sostenendo che avvenissero nel corso di milioni di anni attraverso processi quotidiani come l’erosione e la sedimentazione.

Raffigurazione dell’asteroide di Chicxulub

Tuttavia, con il passare del tempo e la raccolta di fossili che documentavano la rapida scomparsa di numerose specie alla fine del Cretaceo, l’idea di un’estinzione catastrofica guadagnò sempre più credibilità. Nel 1980, il fisico Luis Alvarez propose che l’impatto di un asteroide gigante fosse la possibile causa dell’estinzione, teoria poi collegata al cratere di Chicxulub in Messico. Anche se questa spiegazione ha trovato sostegno, alcune ipotesi sostengono che altri eventi, come le eruzioni vulcaniche, possano aver contribuito o che i dinosauri fossero già in declino.

Ricerche recenti condotte sui mosasauri nel Nord Africa, parenti del Mosasaurus studiato da Cuvier, indicano che questi rettili marini stavano diversificando fino alla fine del Cretaceo, suggerendo che l’ecosistema marino fosse stabile. Questo supporta l’idea che l’estinzione sia stata causata da un improvviso cataclisma. La diversità dei mosasauri come predatori marini specializzati suggerisce che l’ecosistema marino fosse equilibrato, con prede diverse che permettevano a queste specie di coesistere. Una diversità che sottolinea l’idea di un ecosistema marino stabile prima dell’estinzione.

In conclusione, la storia dei mosasauri e delle estinzioni passate ci insegna che la vita sulla Terra è resiliente e adattabile, ma può essere minacciata da eventi catastrofici imprevedibili. Tuttavia, tali eventi possono anche aprire la strada a nuove forme di vita e a nuovi ecosistemi, dimostrando quanto sia sorprendente e mutevole il nostro mondo.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it