Published On: Mar, Mar 19th, 2024

Rio de Janeiro e temperatura percepita: qualche chiarimento

Il servizio di allerta del municipio di Rio de Janeiro ha riportato un nuovo record di temperatura percepita nella sua rete di monitoraggio. L’indice ha raggiunto i 62,3ºC presso la stazione di Guaratiba, alle 9:55 di domenica. Si tratta della più alta sensazione termica registrata dal 2014, quando il servizio ha iniziato a effettuare tali misurazioni. Tuttavia, va precisato che questa misurazione è stata influenzata da condizioni ambientali e microclimatiche specifiche della zona in cui è stata effettuata e non è rappresentativa della città di Rio de Janeiro nel suo complesso.

Nonostante il caldo estremo diffuso in tutta la città, la maggior parte dei quartieri non ha avvertito una sensazione termica così elevata. Altre stazioni meteorologiche nella città e nella regione circostante hanno riportato sensazioni termiche significative, ma nessuna ha raggiunto i livelli osservati a Guaratiba.

UN’AREA PARTICOLARE

La stazione in questione si trova in una zona particolare, caratterizzata da un banco di sabbia, che ha comportato un’umidità relativa dell’aria più elevata rispetto alla maggior parte della città. Questo ha influito sulla sensazione termica registrata. Dati da altre fonti confermano che l’umidità relativa era significativamente inferiore in altre parti della città al momento della misurazione, generando indici di calore più bassi, compresi tra 40ºC e 45ºC. Inoltre, altre stazioni meteorologiche, sia municipali che federali, hanno registrato temperature e umidità diverse, con indici di calore variabili, ma nessuna ha riportato valori così estremi come quelli di Guaratiba.

In sintesi, la misurazione della sensazione termica a Guaratiba è stata influenzata da condizioni locali specifiche e non è rappresentativa della città nel suo complesso, dove le sensazioni termiche sono state generalmente inferiori.

LA SENSAZIONE DI DISAGIO

La sensazione di disagio dovuta alla combinazione tra la temperatura dell’aria e l’umidità relativa, favorisce una sudorazione più evidente. La ragione per cui l’umidità dell’aria può aumentare il disagio correlato alla sensazione di caldo è che un contenuto maggiore di vapore acqueo nell’aria rende meno agevole l’evaporazione di acqua contenuta nel sudore, processo fondamentale per il corpo umano per liberare calore in eccesso.

LA TEMPERATURA PERCEPITA

Uno tra i valori più in voga è proprio quello della temperatura percepita. Nei telegiornali è facile leggere grafiche riguardanti questo algoritmo che, è bene dirlo, non ha nulla in comune con la temperatura registrata dai termometri. Si tratta di un indice che tiene conto della temperatura reale combinata all’umidità relativa, cercando di riconoscere il disagio a cui può andare incontro il nostro corpo.

Nonostante un tasso di umidità più elevato a certe temperature favorisca come detto una sensazione maggiore di malessere e difficoltà a smaltire il sudore (che è sempre soggettivo entro un certo range), quella temperatura diffusa in realtà non esiste. Il nostro corpo sentirà infatti solo e soltanto la temperatura presente nell’aria, per cui sarà sbagliato concepire quel valore come reale.
Se ad esempio la stazione meteorologica ufficiale della nostra città rilevasse 30°C con umidità relativa del 60%, il valore percepito risulterebbe di 39°C. In realtà il nostro corpo continuerà a percepirne 30°C, pur risentendo di un disagio maggiore. E’ errato pertanto tradurre questo disagio in gradi celsius.

INDICE HUMIDEX

Tra gli indici che quantificano il rapporto tra temperatura e umidità, l’indice Humidex è tra i più noti. Introdotto dai meteorologi canadesi nel 1965 e approfondito nel 1979. Il risultato quantifica il livello di disagio ambientale determinato proprio dall’effetto combinato della temperatura e dell’umidità dell’aria e dev’essere espresso con un grado di pericolosità. Tale indice si basa su di una semplice relazione empirica che prende in considerazione la temperatura dell’aria e la tensione di vapore. L’equazione che consente di calcolare l’indice Humidex, individua diversi gradi di stress.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it