Published On: Mer, Mag 20th, 2020

Coste dell’Antartide sempre più “verdi” a causa dei cambiamenti climatici

Alcune aree dell’Antartide, in particolare le isole lungo la costa occidentale, godono di temperature medie appena sopra gli 0°C durante l’estate australe. Ciò comporta la fioritura di alghe verdi da Novembre a Febbraio. Ora, gli scienziati dell’Università di Cambridge e del British Antarctic Survey, analizzando i dati del satellite Sentinel 2 del’ESA rilevate tra il 2017 e il 2019, hanno creato la prima mappa su larga scala di alghe microscopiche, arrivando alla conclusione che l’aumento medio della temperatura globale ne permetterà la diffusione anche nella aree ora ghiacciate. Sebbene ogni singola alga abbia dimensioni microscopiche, in massa rendono la neve verde brillante e possono essere viste anche dallo spazio.

Il team ha scoperto che la distribuzione di alghe verdi è fortemente influenzata da uccelli marini e mammiferi, i cui escrementi agiscono come fertilizzante naturale altamente nutriente per accelerare la crescita. Oltre il 60% delle fioriture è stato trovato nel raggio di cinque chilometri da una colonia di pinguini; inoltre, sono state osservate vicino ai siti di nidificazione di altri uccelli, compresi gli skua, e le aree in cui le foche vengono a riva.

Le immagini satellitari sono state poi combinate con le misurazioni effettuate sul terreno, permettendo di identificare 1679 distinte fioriture di alghe verdi sulla superficie innevata. Quasi due terzi delle fioriture di alghe verdi si trovavano su piccole isole pianeggianti prive di alture. Mentre la penisola antartica si riscalda a causa dell’innalzamento delle temperature globali, queste isole potrebbero perdere la loro copertura nevosa estiva. Tuttavia, in termini di massa, la maggior parte delle alghe si trova in un piccolo numero di fioriture più grandi nel nord della penisola e nelle Isole Shetland meridionali, in aree in cui possono diffondersi su terreni più elevati quando la neve bassa si scioglie.
E’ un progresso significativo nella nostra comprensione della vita in Antartide e di come potrebbe cambiare nei prossimi anni con il riscaldamento del clima. Le alghe sono una componente chiave della capacità del continente di catturare l’anidride carbonica dall’atmosfera attraverso la fotosintesi.

La fotosintesi è il processo in cui le piante e le alghe generano la propria energia, usando la luce solare per catturare l’anidride carbonica dall’atmosfera e rilasciare ossigeno. Esistono molti tipi diversi di alghe, dalle minuscole specie monocellulari misurate in questo studio, alle grandi specie a foglia verde come l’alga kelp gigante. I ricercatori affermano che la quantità totale di carbonio contenuta nelle alghe antartiche è probabilmente molto più grande perché l’anidride carbonica viene assorbita anche da altre alghe rosse e arancioni che non sono state misurate in questo studio.

L’Antartide è il continente più meridionale del mondo, ma la vita può essere abbondante, in particolare lungo la costa, e sta rispondendo rapidamente ai cambiamenti climatici nella regione. Muschi e licheni formano i due più grandi gruppi visibili di organismi fotosintetizzanti e sono stati i più studiati fino ad oggi. Questo nuovo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, ha scoperto che anche le alghe microscopiche svolgono un ruolo importante nell’ecosistema dell’Antartide e nel suo ciclo del carbonio.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it