Published On: Mer, Set 16th, 2020

Troppi uragani atlantici: esaurita la lista dei nomi

La stagione degli uragani atlantici ha visto un numero eccezionale di tempeste, a tal punto da aver esaurito l’elenco regolare di nomi a disposizione. Nonostante il loro periodo di formazione si chiuda a fine Novembre, è stata già raggiunta la lettera V (Vicky), insidiando il precedente record del 9 Ottobre 2005, quando vennero utilizzati 6 nomi dell’alfabero greco (Alpha, Beta, Gamma, Delta, Epsilon, Zeta). Fu l’anno di Katrina, Rita e Wilma, i cui nomi sono tutti in pensione.

I NOMI IN PENSIONE –  Quando un uragano provoca tanta morte e distruzione, riutilizzare il suo nome sarebbe insensibile per le persone che hanno subito perdite; viene quindi ritirato dall’Organizzazione meteorologica e sostituito con un altro nome. Ad esempio, “Katrina” è stato ritirato dall’elenco e non verrà più utilizzato. Oltre ai pensionamenti, ci sono alcuni nomi che sono stati semplicemente modificati. Ad esempio, nella lista del 2007 i nomi Dean, Felix e Noel sono stati sostituiti con Dorian, Fernand e Nestor.

VENTUNO NOMI – L’Organizzazione meteorologica mondiale sviluppa un elenco di 21 nomi assegnati in ordine alfabetico alle tempeste tropicali che vengono scoperte durante ogni stagione. I nomi possono essere ripetuti dopo un intervallo di sei anni.

Nei primi tempi, gli Stati Uniti nominavano le tempeste con una designazione di latitudine/longitudine del luogo in cui la tempesta aveva origine. Questi nomi erano difficili da ricordare, difficili da comunicare e soggetti a errori. Durante la seconda guerra mondiale, i meteorologi che lavoravano nel Pacifico iniziarono a usare nomi femminili. Quel metodo di denominazione rese la comunicazione così facile che nel 1953 fu adottata dal National Hurricane Center per essere utilizzata sulle tempeste originarie dell’Oceano Atlantico. Una volta iniziata questa pratica, i nomi degli uragani sono diventati rapidamente parte del linguaggio comune e la consapevolezza pubblica degli uragani è aumentata notevolmente.

Nel 1978, i meteorologi incaricati di osservare i fenomeni temporaleschi nel Pacifico iniziarono a usare nomi maschili per metà degli eventi, mentre quelli incaricati per l’Oceano Atlantico cominciarono soltanto nel 1979.

Ora, ogni anno viene stilato un elenco di 21 nomi, ognuno dei quali con una iniziale diversa dell’alfabeto (non sono stati mai utilizzati nomi che iniziano con le lettere Q, U, X, Y e Z). Alla prima tempesta tropicale dell’anno viene dato il nome che inizia con la lettera “A”, la seconda con la lettera “B” e così via. Durante gli anni con numerazione pari, i nomi maschili vengono dati alle tempeste con numerazione dispari e viceversa.

Normalmente ci sono meno di 21 tempeste tropicali nominate in ogni anno solare. Nei rari anni in cui vengono nominate più di 21 tempeste, vengono aggiunti nomi dall’alfabeto greco.

Il 14 settembre 2020, il National Hurricane Center degli Stati Uniti ha emesso 5 avvisi di cicloni tropicali nel bacino atlantico. Un record che eguaglia quello del Settembre 1971.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it