Published On: Gio, Mar 25th, 2021

Scoperti quattro nuovi esopianeti gioviani caldi

Un team internazionale di astronomi ha rilevato quattro nuovi esopianeti “gioviani caldi” nell’ambito del programma Next Generation Transit Survey (NGTS). I mondi alieni appena scoperti sono almeno il 10% più grandi di Giove, ma meno massicci del più grande pianeta del sistema solare.

I cosiddetti “gioviani caldi” hanno caratteristiche simili al pianeta più grande del sistema solare, con periodi orbitali inferiori a 10 giorni. Tali esopianeti hanno temperature superficiali elevate, poiché orbitano molto vicino alle loro stelle.

Il team di astronomi autore della scoperta è stato guidato da Rosanna H. Tilbrook dell’Università di Leicester, nel Regno Unito, ed ha utilizzato 12 telescopi newtoniani da 20 cm montati indipendentemente presso l’Osservatorio del Paranal, in Cile.

Credit: Tilbrook et al., 2021.

Il metodo utilizzato è stato quello classico del transito, dal momento che non è possibile ottenere immagini dei corpi a causa della loro enorme distanza.

La natura planetaria di questi segnali è stata successivamente confermata dalle osservazioni condotte presso l’Osservatorio astronomico sudafricano (SAAO), dopo aver analizzato i dati del Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA.

I mondi appena scoperti hanno ricevuto le designazioni NGTS-15b, 16b, 17b e 18b. I quattro oggetti sono pianeti a breve periodo (con periodi orbitali di durata inferiore a cinque giorni).

NGTS-15b è il pianeta più piccolo del quartetto appena scoperto. È circa il 25% meno massiccio di Giove e orbita attorno al suo ospite ogni 3,27 giorni, a una distanza di 0,044 U.A. da esso. Il pianeta ha una temperatura di 872°C. La stella madre, NGTS-15, è di tipo spettrale G6V, ha una massa simile a quella del sole, ma è circa il 5% più piccola di essa. Le osservazioni indicano che NGTS-15 ha circa 3,28 miliardi di anni, una temperatura effettiva di circa 5.326°C e si trova a circa 2.600 anni luce di distanza.

Sebbene NGTS-16b sia il più grande esopianeta riportato nel documento, la sua massa è solo di 0,67 masse di Giove. Il pianeta ha un periodo orbitale di 4,84 giorni, è separato dal suo ospite da circa 0,05 U.A. e la sua temperatura di equilibrio è di 903°C.
NGTS-16 è una stella di massa solare di tipo spettrale G7V con un raggio di circa 1.21 raggi solari. L’età della stella è stimata in 10,29 miliardi di anni e la sua temperatura effettiva è calcolata in 5.276°C. Il sistema planetario si trova a circa 2.900 anni luce dalla Terra.

NGTS-17b è l’esopianeta più massiccio tra i quattro appena scoperti, poiché la sua massa è stata calcolata essere di circa 0,764 masse di Giove. Il pianeta è circa il 24% più grande del gigante del nostro sistema solare e la sua temperatura è di 1.183°C. I risultati mostrano che NGTS-17b circonda il suo ospite di 9,2 miliardi di anni ogni 3,24 giorni, a una distanza di circa 0,04 U.A. da esso. La stella madre NGTS-17, situata a circa 3.400 anni luce di distanza, è leggermente più massiccia del Sole e ha un raggio di quasi 1,34 raggi solari. La temperatura effettiva è di 5.376°C.

Il pianeta extrasolare NGTS-18b è il meno massiccio descritto nel documento. Ha una massa di solo 0,41 masse di Giove; tuttavia, è circa il 21% più grande di esso. L’esopianeta è separato da NGTS-18 di 0,045 U.A. e ci vogliono solo 3,05 giorni per compiere un’orbita completa. La temperatura di equilibrio di questo pianeta è stimata intorno a 1.107°C. La stella madre di tipo spettrale G5V ha un raggio di circa 1,4 raggi solari e la sua massa è simile a quella del nostro sole. La stella ha 10,8 miliardi di anni, una temperatura effettiva di circa 5.336°C e si trova a circa 3.600 anni luce dalla Terra.

La scoperta è riportata in un documento pubblicato su arXiv.org.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it