Published On: Lun, Mar 21st, 2022

I grattacieli della morte

Ormai ci rendiamo sempre più conto che la direzione che stiamo prendendo nei confronti del nostro pianeta è sbagliata. Nonostante ciò continuiamo imperterriti a fare azioni ben poco sostenibili. Tante parole, ma poi spesso i fatti non ci sono.

Ci sono situazioni davvero incredibili che nulla hanno a che fare con lo sviluppo sostenibile. Andiamo a toccare un argomento un po’ spinoso che è quello degli allevamenti intensivi di maiali. A tal proposito qualche giorno fa una trasmissione radiofonica (Radio Capital) ha trattato l’argomento “grattacieli della morte”. In Cina si stanno realizzando enormi fabbricati su più piani che ospitano (parola troppo gentile) migliaia di maiali stipati come sardine.

Strutture che si proiettano in altezza e che possono arrivare a contenere centinaia di migliaia di animali. Le aziende che lo hanno realizzato parlano di alto livello di tecnologia, con misura costante della febbre degli animali e cibo introdotto in maniera automatica. Questo però non basta a sollevare qualche dubbio sul benessere animale e sulla sostenibilità di questi allevamenti. Non parliamo poi di quanto siano inquietanti. 

A causa delle pandemie di questi anni sono stati abbattuti diverse milioni di capi di maiali e questi “hotel”, dicono gli ideatori, potranno monitorare l’espandersi di eventuali malattie. Anche su questo si possono nutrire perplessità visto l’elevata presenza di animali.

Allevamento allo stato brado di maiali in Umbria (Credit Allevamento Etico)

Non è di certo questo il modo per migliorare il benessere animale e neppure per immaginare un futuro sostenibile negli allevamenti. Se in Europa si iniziano a fare sforzi in questa direzione, valorizzando i piccoli allevamenti, non è così nel gigante asiatico dove contano i numeri. In questi “hotel” siamo davvero  lontanissimi da alcuni allevamenti che vediamo nelle nostre campagne, dove i maiali sono allo stato brado. E’ davvero questo il mondo che vogliamo?

Ecco un video da World News:

 

About the Author

- Ingegnere Ambientale, laureato presso il Politecnico di Torino, si è specializzato in difesa del suolo. Oggi si occupa di progettazione di impianti ad energia rinnovabile e di sviluppo sostenibile della montagna, con focus sulla mobilità elettrica. Volontario di Protezione Civile, ama la natura, ma anche i social media e la fotografia. Per compensare la formazione scientifica coltiva lo studio della storia e delle scienze politiche. * Contatti: giuseppe.cutano@geomagazine.it * * IG: @latitude_45