Published On: Lun, Apr 11th, 2022

Drastici e repentini cambiamenti di temperatura su Nettuno

Così come la Terra, Nettuno gode di stagioni diverse nel suo movimento lungo l’orbita. Tuttavia, un solo anno sul gigante gassoso equivale a 165 anni terrestri, motivo per cui una stagione lassù dura circa 40 dei nostri anni.
Nell’emisfero meridionale è quindi estate dal 2005, e lo sarà per altri 2 decenni.

Del clima di questi mondi così lontani sappiamo poco: le sonde e i satelliti hanno più volte rilevato dati, ma senza un archivio che consenta di capire evoluzioni di lungo termine.

Credit: NASA/JPL/Voyager-ISS

Ora, un team internazionale di astronomi ha utilizzato telescopi terrestri e spaziali, incluso il Very Large Telescope dell’ESO, per monitorare le temperature atmosferiche di Nettuno in un periodo di 17 anni.

Gli scienziati hanno esaminato quasi 100 immagini del pianeta nell’infrarosso termico, ricostruendo lo scenario più dettagliato che si sia mai avuto.
Ciò che è emerso ha del sorprendente: un calo delle temperature globali seguito da un forte riscaldamento al Polo Sud.

L’ESTATE AUSTRALE

Nonostante l’inizio dell’estate, l’emisfero australe aveva sperimentato un raffreddamento negli ultimi due decenni, con circa 8°C in meno tra il 2003 e il 2018. Nei 2 anni successivi, tuttavia, gli astronomi hanno riscontrato un forte riscaldamento del Polo Sud che ha innalzato il valore medio globale di 11°C sino al 2020.
Difficile attribuirne la causa, anche perché il noto e caldo vortice polare non può essere il responsabile di tali fluttuazioni.

UN MONDO GELIDO

Nettuno dista dal Sole circa 4,5 miliardi di chilometri, per cui la temperatura media raggiunge i -220°C. Misurare i dati termici non è un compito facile; ecco perché oltre alle straordinarie capacità del VLT, sono stati utilizzati il telescopio spaziale Spitzer, i Gemini, il Subaru e il Keck. Inoltre, i dati acquisiti coprono meno della metà di una stagione nettuniana e per tali motivi è bene non sbilanciarsi ed attendere ulteriori osservazioni. Sta di fatto che nessuno si aspettava cambiamenti così repentini.

LE PRIME TEORIE E IL FUTURO DELLE OSSERVAZIONI

Cambiamenti così drastici a livello globale potrebbero essere dovuti a cambiamenti nella chimica stratosferica, a modelli meteorologici casuali o persino al ciclo solare.
Gli scienziati sperano di indagare più a fondo grazie al nuovo telescopio spaziale James Webb e all’Extremely Large Telescope (ELT) dell’ESO, che potrebbero fornire mappe senza precedenti della chimica e della temperatura nell’atmosfera di Nettuno.

Lo studio è stato pubblicato sul Planetary Science Journal.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it