Published On: Ven, Feb 10th, 2023

Gennaio, estensione del ghiaccio marino ai minimi storici

Secondo il Copernicus Climate Change Service e il National Snow and Ice Data Center (NSIDC), l’estensione del ghiaccio marino per l’Antartide è stata la più bassa mai registrata a gennaio, e per l’Artico la terza più bassa. Combinati, i due emisferi hanno stabilito un minimo storico di estensione globale.

L’estensione del ghiaccio marino è uno degli indicatori climatici utilizzati dall’OMM nei suoi rapporti sullo stato del clima globale, anche se i dati non implicano necessariamente un nuovo trend. Tuttavia, gli ultimi otto anni sono stati i più caldi mai registrati e Gennaio 2023 è stato il terzo più caldo per l’Europa.

L’Artico – si legge sul sito dell’organizzazione mondiale di meterologia – si sta riscaldando più del doppio della media globale. Di conseguenza, il ghiaccio marino artico si è ritirato drasticamente nel corso dei 44 anni di rilevamenti satellitari. Sulla base della tendenza lineare, dal 1979, gennaio ha perso 1,89 milioni di chilometri quadrati, circa il doppio della Germania.

A livello regionale, l’estensione del ghiaccio marino è rimasta particolarmente bassa nel Mare di Barents, ed è stata inferiore alla media anche nel Mare di Okhotsk, nel Mare di Bering e nel Golfo di San Lorenzo.

L’antartide

Il ghiaccio marino artico di solito raggiunge la sua estensione massima annuale alla fine di febbraio o all’inizio di marzo, quando il ghiaccio marino antartico raggiunge la sua estensione minima. Il 1° febbraio 2022, l’estensione massima del ghiaccio marino antartico è stata la più bassa mai registrata (2,26 milioni di chilometri quadrati).

L’estensione antartica media del gennaio 2023 di 3,23 milioni di chilometri quadrati è l’estensione più bassa di gennaio nel record satellitare, al di sotto del precedente record mensile di 3,78 milioni di chilometri quadrati stabilito nel 2017. La tendenza lineare nell’estensione del ghiaccio marino di gennaio è di 6.400 chilometri quadrati all’anno o dell’1,3% per decennio.

Ogni anno, in questo periodo, l’estate divora il ghiaccio marino intorno all’Antartide. Ma quest’anno, l’Antartide occidentale in particolare è stato più caldo del solito, e questo, combinato con forti venti e grandi onde, ha contribuito a creare enormi aree prive di ghiaccio nell’area dal Mare di Weddell, e ad ovest verso il Mare di Ross. E’ una vasta area in cui il ghiaccio marino risulta molto al di sotto del normale, e questo porta l’estensione totale del ghiaccio marino intorno all’Antartide a una distribuzione minima record per il mese da poco concluso.

L’artico

E’ ancora presto per stabilire se queste fluttuazioni siano dovute a cause naturali. Tuttavia, secondo Gorm Dybkjær, ricercatore presso il Centro nazionale danese per la ricerca sul clima, sta accadendo ciò che era stato previsto dai modelli in merito al cambiamento climatico.

Le temperature dell’aria a 925 hPa sono state da 1 a 2 gradi Celsius al di sopra della media da novembre, in un’ampia area della costa che si estende in senso orario dalla Terra di Wilkes orientale attraverso il Mare di Ross e Amundsen e su gran parte del Mare di Weddell. Tuttavia, si ritiene che anche le calde acque oceaniche appena sotto lo strato superficiale abbiano un ruolo nella tendenza generale al ribasso del ghiaccio marino antartico dal 2016.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it