Published On: Ven, Mar 3rd, 2023

Piramide di Cheope: dalle ipotesi alla scoperta dell’intercapedine

Gli scienziati dell’Università Tecnica di Monaco hanno dato conferma all’esistenza dell’intercapedine nascosta nella piramide di Cheope, in prossimità dei blocchi di chevron. Già nel 2016, infatti, le misurazioni ne avevano fatto supporre l’esistenza.

La piramide di Cheope è considerata la più antica e la più grande delle piramidi di Giza. E’ stata esplorata a fondo dagli archeologi, ma vista la sua vastità nasconde ancora molti segreti. Uno di questi era proprio la presenza di una “camera segreta” sopra l’ingresso principale, che era solo stata ipotizzata dai ricercatori giapponesi e francesi sulla base dei dati di misurazione.

L’attuale team, che è parte del gruppo di ricerca internazionale “ScanPyramids“, è alla ricerca di strutture nascoste dal 2019. Dal momento che si lavora su costruzioni che rappresentano il Patrimonio Mondiale dell’Umanità, i metodi utilizzati non sono distruttivi e consentono di esaminare i blocchi di pietra e le aree retrostanti. Ed ecco entrare in azione radar e misurazione ad ultrasuoni che possono ottenere informazioni senza alcun contatto.

Rispetto alle teorie del 2016, la camera è più grande del previsto e sarebbe capace di ospitare varie persone, anche se non sono state ritrovate impronte o prove di attività umana nel suo interno. Le prime stime del nuovo studio fanno supporre che l’area rappresenti un corridoio più lungo dei 5 metri ipotizzati, probabilmente inesplorata da almeno 4.500 anni.

Il prossimo obiettivo sarà quello di scoprire cosa sia presente oltre il muro di fondo e determinarne lo scopo della sua presenza. La strada intrapresa è quella corretta.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it