Published On: Ven, Ott 6th, 2023

Caccia al nono pianeta: la trama si infittisce…

Un duo di fisici teorici ha sollevato una nuova prospettiva interessante all’interno del sistema solare, suggerendo che le osservazioni che hanno spinto la ricerca di un nono pianeta potrebbero invece essere la prova di una legge di gravità modificata. Tali ricercatori, Harsh Mathur e Katherine Brown, hanno studiato l’effetto che la cosiddetta Dinamica Newtoniana Modificata (MOND) avrebbe sugli oggetti del sistema solare esterno.

La teoria MOND suggerisce che la legge di gravità di Isaac Newton sia valida solo fino a un certo punto, dopo il quale si verificherebbe un comportamento gravitazionale diverso. E’ stata sviluppata per spiegare alcune dinamiche galattiche senza ricorrere alla materia oscura, una forma di materia ipotetica che influisce sulla gravità ma non emette luce.

Raffigurazione di un ipotetico pianeta

I ricercatori hanno inizialmente studiato gli effetti della MOND su scala galattica, ma si sono interessati agli effetti più locali dopo che sono emerse delle anomalie orbitali nel sistema solare esterno; anomalie avevano portato all’ipotesi dell’esistenza di un nono pianeta.

Invece di escludere la MOND, Mathur e Brown hanno scoperto che questa teoria prevede esattamente gli allineamenti osservati negli oggetti del sistema solare esterno. Sostengono che nel corso di milioni di anni, l’attrazione gravitazionale della galassia potrebbe trascinare le orbite degli oggetti in allineamento.

È importante notare che questo studio si basa su un set di dati limitato, e altre spiegazioni potrebbero ancora essere possibili. Tuttavia, questa ricerca mette in evidenza il potenziale del sistema solare esterno come un laboratorio per testare teorie sulla gravità e affrontare questioni fondamentali della fisica.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it