Published On: Mar, Set 8th, 2020

Nei paesi dell’Unione Europea 1 decesso su 8 è legato all’inquinamento

Secondo un nuovo rapporto pubblicato dall’Agenzia europea dell’Ambiente (EEA), nell’Unione Europea il 13% dei decessi è legato all’inquinamento.

Gli europei sono costantemente esposti a rischi ambientali come l’inquinamento atmosferico, il rumore e le sostanze chimiche, e la pandemia di COVID-19 fornisce un esempio dei collegamenti tra “salute umana e salute dell’ecosistema“.

L’emergere di tali agenti patogeni è collegato al degrado ambientale e alle interazioni umane con gli animali nel sistema alimentare“, afferma il rapporto.

Sempre secondo il rapporto, nei 27 paesi dell’UE e nel Regno Unito, 630.000 decessi nel 2012 potrebbero essere attribuiti a fattori ambientali, secondo gli ultimi dati disponibili.

Ha inoltre rilevato un netto contrasto tra l’Europa occidentale e quella orientale, divise lungo linee socio-economiche.

In quanto tale, la Romania vede il maggiore impatto da fattori ambientali con un decesso su cinque legato all’inquinamento, mentre paesi come Svezia e Danimarca ne vedono uno su 10.

L’inquinamento è principalmente legato al cancro, alle malattie cardiovascolari e respiratorie, e l’AEA ha sottolineato che “queste morti potrebbero essere evitate eliminando i rischi ambientali per la salute“.

Le persone più povere sono esposte in modo sproporzionato all’inquinamento atmosferico e alle condizioni meteorologiche estreme, comprese le ondate di caldo e il freddo estremo“, afferma il rapporto.

Questo è legato al luogo in cui vivono, lavorano e vanno a scuola, spesso in quartieri urbani socialmente svantaggiati e vicini al traffico intenso“, si legge.

Una nota positiva deriva dalla qualità dell’acqua, che a a quanto pare sembra che in Europa sia eccellente.

La qualità dell’acqua di balneazione è considerata “eccellente” nell’85% dei casi e il 74% dei corpi idrici sotterranei. Ciò si traduce in un’importante fonte di acqua potabile con un buono stato chimico.

Secondo l’AEA, al fine di migliorare la salute e l’ambiente in Europa, dovrebbero essere favoriti gli “spazi verdi e blu”, poiché “rinfrescano le città durante le ondate di caldo, alleviano le acque alluvionali, riducono l’inquinamento acustico e supportano la biodiversità urbana“.

Inoltre, gli spazi verdi che forniscono “spazi pubblici per il relax e l’esercizio fisico, facilitano le interazioni con la comunità”, il che aiuta a “ridurre l’isolamento sociale“.

Altre misure proposte per migliorare l’ambiente includono la riduzione del traffico stradale, il taglio del consumo di carne e l’eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it