Published On: Sab, Set 19th, 2020

Uragani atlantici, parte la lista dell’alfabeto greco

Per la seconda volta da quando esistono le rilevazioni, i meteorologi sono costretti ad utilizzare le lettere dell’alfabeto greco per nominare le tempeste tropicali.

Come già anticipato in questo articolo, ogni anno l’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) mette a disposizione una lista predeterminata di 21 nomi, maschili e femminili, da attribuire agli uragani atlantici. Solitamente il numero delle tempeste non supera tale valore, ma in questo 2020, per la seconda volta in assoluto, i nominativi a disposizione non bastano.
Secondo il National Hurricane Center, la tempesta Alpha, a 120 miglia al largo della costa del Portogallo, presenta venti a 72 Km/h, mentre la tempesta tropicale Beta, a 280 miglia dalla foce del Rio Grande, si prevede che raggiungerà l’intensità di uragano durante il prossimo fine settimana.

Il WMO sceglie nomi facilmente riconoscibili in una regione in cui si parlano più lingue, escludendo quelli con le iniziali X,Y o Z.

Nell’insolito caso in cui l’elenco si esaurisca, l’OMM identifica le tempeste con lettere dell’alfabeto greco: alfa, beta, gamma, delta … come è avvenuto quest’anno, che ha visto una stagione degli uragani insolitamente attiva.

La prima volta che ciò accadde risale al 2005, quando gli uragani Katrina e Wilma devastarono la Louisiana e la Florida.

Quei nomi, così come Maria, Irma e Harvey, sono stati ritirati definitivamente dalle liste dell’OMM a causa della devastazione che causarono.

Nel frattempo, l’uragano Teddy ha raggiunto la categoria 4, il secondo livello più alto. Teddy sta girando intorno all’Atlantico centrale e potrebbe passare vicino alle Bermuda, solo una settimana dopo l’uragano Paulette.

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it