Published On: Sab, Mar 25th, 2023

L’inaspettata tempesta geomagnetica di classe G4 delle scorse ore

Nelle scorse ore si è verificata una forte tempesta geomagnetica in seguito a disturbi al campo magnetico terrestre. Classificata di classe G4, si tratta della più intensa degli ultimi 6 anni. L’evento era stato previsto solo in parte dai meteorologi spaziali.
Nei giorni scorsi, infatti, le previsioni avevano annunciato un evento debole-moderato, ma nulla lasciava presagire ad una tale intensità, capace di generare aurore polari visibili sino al Nuovo Messico. Per valutare la gravità delle tempeste geomagnetiche, la NOAA classifica questi eventi su 5 livelli, il cui massimo (G5) rappresenta violente tempeste come il noto evento Carrington che colpì la Terra nel 1859.

Sono disturbi al campo magnetico terrestre generati da materiale solare e da espulsioni di massa coronale (CME), talvolta imprevedibili. Quest’ultime manifestazioni vengono chiamate “CME invisibili“, ossia una versione più lenta e silenziosa delle classiche espulsioni di massa coronale. Possono anche essere camuffate da altre strutture più dense che le rendono più difficili da individuare.

Credit: NOAA

Le tempeste solari che raggiungono la Terra possono arrecare seri danni ai voli spaziali, poiché aumentano la densità dei gas nell’atmosfera superiore della Terra, aumentando la resistenza su satelliti e veicoli spaziali. Ed è per tale motivo che la compagnia Rocket Lab ha ritardato il lancio previsto stamane di 90 minuti.

Possono inoltre causare seri danni alle strumentazioni elettriche ed elettroniche.
In compenso, quando le particelle energizzate dal Sole colpiscono la magnetosfera, il nostro campo magnetico le convoglia verso i poli, generando lo spettacolo delle aurore polari alle alte latitudini.
Questa volta, vista l’intensità dell’evento, il fenomeno si è reso visibile anche più a sud del Colorado e sino al Nuovo Messico.

Nei prossimi 2 anni è atteso il picco massimo dell’attività undecennale del Sole. Questi eventi, pertanto, potrebbero verificarsi con più frequenza.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it