Published On: Mer, Apr 5th, 2023

La nascita di un pianeta a 350 anni luce: la conferma del Very Large Telescope

Utilizzando i dati dello strumento SPHERE del VLT (Very Large Telescope) dell’ESO, uno studio condotto dagli astronomi della Monash University ha reso note nuove immagini nel vicino infrarosso del sistema HD 169142, confermando la presenza di un protopianeta.
La stella principale, circondata da un disco protoplanetario, dista 350 anni luce da noi, mentre il protopianeta è stato rilevato a 37 U.A. da essa.

Le immagini non solo rivelano una sorgente compatta che si muove nell’arco di 4 anni, ma altri due esopianeti: PDS70 b e c. “Nel vicino infrarosso – spiegano i ricercatori – possiamo vedere un braccio a spirale eccitato nel disco dal pianeta, il che suggerisce fortemente che altri dischi protoplanetari che contengono spirali simili potrebbero ospitare pianeti ancora da scoprire“. Lo spettro suggerisce che una grande quantità di polvere circonda il pianeta, che a sua volta riflette la luce stellare. Ciò è previsto se il pianeta è sepolto in una quantità significativa di polvere accumulata dal disco.

Il sistema verrà scandagliato a breve con il nuovo telescopio spaziale, il James Webb, che con la sua elevata sensibilità consentirà di rilevare la polvere calda che circonda il pianeta. Il materiale dovrebbe assumere la forma di un disco circumplanetario (un disco attorno al pianeta stesso) che potrebbe formare piccoli satelliti naturali.

Questo nuovo rilevamento ha dimostrato che è possibile visualizzare direttamente tali pianeti in formazione anche quando sono ancora completamente sepolti nella polvere.

Lo studio è pubblicato negli Avvisi mensili della Royal Astronomical Society (MNRAS).

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- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it