Published On: Dom, Ago 13th, 2023

Le grandi tempeste su Saturno potrebbero durare secoli

Un recente studio condotto da astronomi delle Università della California e del Michigan, ha rivelato che Saturno, nonostante sia meno appariscente di Giove, presenta anch’esso grandi tempeste persistenti e profonde nell’atmosfera, che durano per secoli. Si verificano approssimativamente ogni 20-30 anni e sono simili agli uragani terrestri, ma molto più grandi. Tuttavia, le cause rimangono ancora sconosciute, poiché l’atmosfera è composta principalmente da idrogeno ed elio con tracce di metano, acqua e ammoniaca.

TEMPESTE SECOLARI

Le ricerche condotte dal team hanno svelato che le megatempeste influenzano la concentrazione di ammoniaca nell’atmosfera di Saturno. Il composto si trova in quantità inferiori nelle zone superiori delle nubi, ma è più abbondante a profondità maggiori, da 100 a 200 chilometri sotto la superficie. Si ritiene, pertanto, che processi come la precipitazione e la rievaporazione trasportino l’ammoniaca dalla parte superiore a quella inferiore dell’atmosfera, mantenendo questo effetto per centinaia di anni.

Saturno e Giove – Credit: Nasa

L’indagine ha anche messo in luce le differenze tra Saturno e Giove. Anche se entrambi sono pianeti gassosi principalmente composti da idrogeno, le grandi tempeste su Saturno sono collegate a effetti diversi rispetto alle caratteristiche gioviane. Queste differenze potrebbero avere implicazioni significative per la comprensione della formazione e dello studio di tempeste su pianeti gassosi, inclusi quelli al di fuori del nostro sistema solare.

In conclusione, lo studio ha rivelato che Saturno ospita tali grandi tempeste in modo duraturo, forse per centinaia di anni, con effetti profondi sulla composizione atmosferica del pianeta. La ricerca sfida le attuali conoscenze sulla formazione e la dinamica delle tempeste nei giganti gassosi, aprendo nuove prospettive per lo studio di tali fenomeni su pianeti extrasolari.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it