Published On: Mar, Gen 16th, 2024

Il grande anello di galassie che sfida i fondamenti della cosmologia

Una recente scoperta ha aggiunto un nuovo straordinario capitolo alla nostra comprensione cosmologica. E’ stato denominato il Grande Anello, ed è situato a 9,2 miliardi di anni luce nei pressi della costellazione di Boote. La mente dietro questa osservazione è Alexia Lopez, della University of Central Lancashire, già famosa per la sua precedente scoperta dell’Arco Gigante nel cielo due anni fa. Ciò che rende questa scoperta ancora più intrigante è il fatto che le due strutture condividono la stessa distanza cosmologica e si trovano a soli 12 gradi di distanza nel cielo notturno. Probabilmente un’antica e unica struttura che si sta separando con l’espansione dell’universo.  

UNA STRUTTURA GIGANTESCA: LE TEORIE

Il grande ammasso di galassie, con un diametro di 1,3 miliardi di anni luce e una circonferenza di 4 miliardi di anni luce, è così imponente che sarebbero necessarie 15 lune piene per coprirlo apparentemente. Ma cosa rende così unica questa struttura ultra-grande? Secondo Lopez, la sua forma a spirale, simile a un cavatappi, e la sua vicinanza cosmologica sfidano le attuali teorie della cosmologia. Una possibile spiegazione potrebbe essere la teoria della Cosmologia ciclica conforme (CCC) proposta dal premio Nobel Sir Roger Penrose, dove si avrebbero una successione temporale infinita di universi. Gli anelli nell’universo potrebbero essere un segnale di questa teoria alternativa.

Un’altra teoria che emerge è l’effetto delle stringhe cosmiche, filamenti di grandi dimensioni formatisi nell’universo primordiale. Jim Peebles, altro premio Nobel, ha recentemente ipotizzato che le stringhe cosmiche potrebbero giocare un ruolo nell’origine di alcune peculiarità nella distribuzione delle galassie su larga scala.

Inoltre, il Grande Anello sfida il Principio Cosmologico, presupponendo che la materia sia distribuita uniformemente nello spazio su larga scala. Questa sfida diventa ancora più avvincente se si considera la possibilità che il Grande Anello e l’Arco Gigante insieme formino una struttura ancora più grande.

MISTERI DA RISOLVERE

Le dimensioni straordinarie del Grande Anello superano i limiti teorici delle attuali concezioni sulla distribuzione delle strutture nell’universo. La forma a spirale e la sua vicinanza cosmologica presentano enigmi che i cosmologi stanno cercando di risolvere.

Lopez ha presentato le sue scoperte all’American Astronomical Society, evidenziando che il Grande Anello è stato individuato attraverso l’osservazione delle linee di assorbimento del Magnesio-II nei quasar dallo Sloan Digital Sky Survey. Questo metodo, già utilizzato per scoprire l’Arco Gigante, offre uno sguardo unico sulle galassie remote e deboli.

In conclusione, il Grande Anello nel cosmo rappresenta una sfida affascinante per la nostra comprensione dell’universo, sollevando domande che mettono in discussione i fondamenti della cosmologia. Mentre i cosmologi cercano spiegazioni alternative e teorizzano sulle possibili origini di questa struttura ultra-grande, il mistero si infittisce, offrendo nuove prospettive sulla natura del vasto universo.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it