Published On: Lun, Giu 8th, 2020

La dieta bilanciata dei giovani squali bianchi

Lo stereotipo della pinna dorsale dello squalo bianco che fuoriesce dalla superficie marina è lontano dalla realtà. Almeno per quanto riguarda le specie più giovani.

E’ quanto emerge da un nuovo studio di Richard Grainger dell’Università di Sidney, pubblicato sulla rivista Frontiers in Marine Science, che ha esaminato 40 giovani squali Carcharodon carcharias.

Dopo aver ritrovato nello stomaco i resti di una varietà di pesci che abitualmente vivono sui fondali marini o sepolti sotto la sabbia, si è compreso come questi grandi predatori passino la maggior parte del loro tempo a cercare cibo e nutrirsi a poca distanza dal fondale.

Secondo il coautore dello studio, il dott. Vic Peddemors, “nonostante la preda favorita negli squali giovani del Nuovo Galles del Sud rappresenti il salmone dell’Australia orientale, il contenuto dello stomaco ha evidenziato che essi trascorrono molte ore a molti metri dalla superficie, divorando prede come anguille, triglie, sogliole, pesci della barriera corallina, razze, calamari e seppie“.

Comprendere gli obiettivi nutrizionali di questi predatori e come essi si relazionino con i modelli di migrazione, fornisce approfondimenti su come proteggere questa specie. Per tale motivo gli scienziati hanno poi analizzato i dati per confrontarli con quelli dei grandi squali bianchi del Sudafrica.

I grandi squali bianchi, una volta raggiunti 2,2 metri di lunghezza, cominciano poi a cacciare prede anche più grandi, compresi altri squali e mammiferi marini. Oltre una certa dimensione, cominciano inoltre ad aver una necessità più elevata di fabbisogno energetico per la migrazione, variando la dieta con una maggiore percentuale
di grassi.

Questo si adatta a molte altre ricerche per dimostrare che gli animali selvatici, compresi i predatori, selezionano diete bilanciate con precisione per soddisfare le loro esigenze nutritive“, ha affermato il co-autore David Raubenheimer, professore di Ecologia nutrizionale alla School of Life and Environmental Sciences.

Proteggere questa specie e gestire in sicurezza le sue interazioni con l’uomo è una priorità per gli anni futuri.

  • Bibliografia: Richard Grainger et al, Diet Composition and Nutritional Niche Breadth Variability in Juvenile White Sharks (Carcharodon carcharias), Frontiers in Marine Science (2020)

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it