Published On: Sab, Dic 2nd, 2023

Il mistero dell’espansione dell’universo: la teoria MOND e il vuoto cosmico

Nel vasto scenario della cosmologia, uno dei misteri più avvincenti riguarda la velocità con cui l’universo si sta espandendo. Questo fenomeno, predetto dal modello standard della cosmologia (noto come modello Lambda-CDM o ΛCDM), è oggetto di dibattito scientifico a causa di recenti scoperte che hanno portato gli studiosi a confrontarsi con una curiosa “tensione di Hubble”.

La costante di Hubble, che regola la relazione tra la velocità di allontanamento delle galassie e la loro distanza, è stata messa in discussione da misurazioni che indicano un tasso di espansione superiore rispetto a quanto osservato dal modello ΛCDM. Questa discrepanza, nota come tensione di Hubble, ha spinto gli scienziati a cercare spiegazioni alternative.

L’inatteso vuoto cosmico

In un articolo pubblicato sulle Monthly Notices della Royal Astronomical Society, una squadra di ricercatori esplora l’audace ipotesi che la nostra posizione nell’universo potrebbe essere cruciale per comprendere la tensione sulla costante di Hubble. La proposta suggerisce che viviamo nei pressi del centro di un gigantesco vuoto cosmico, un’area con una densità inferiore alla media dell’universo.

Il vuoto, con un raggio di circa un miliardo di anni luce e una densità del 20% inferiore alla media, potrebbe influenzare le misurazioni locali del tasso di espansione. Il meccanismo proposto coinvolge flussi di materia che si verificano quando regioni più dense circostanti il vuoto esercitano un’attrazione gravitazionale maggiore rispetto alla materia interna.

La teoria alternativa

Per supportare questa ipotesi, gli scienziati hanno abbandonato il modello ΛCDM in favore di una teoria alternativa chiamata Dinamica Newtoniana Modificata (MOND). Quest’ultima propone che le anomalie nelle velocità di rotazione delle galassie possano essere spiegate senza ricorrere alla materia oscuraGli studiosi l’hanno sottoposta a una serie di test confrontando diverse osservazioni cosmologiche, tra cui il flusso di massa delle galassie. I risultati hanno rivelato un’affinità sorprendente tra le osservazioni e la teoria MOND, supportando l’idea di un vuoto cosmico locale influente sulle misurazioni della velocità di espansione. Tuttavia, è bene dire che tale teoria gode di consenso molto ridotto da parte comunità scientifica. 

Sfide e orizzonti

Le sfide concettuali poste da questo modello divergente richiamano l’attenzione su una possibile revisione delle leggi della gravità di Einstein, la relatività generale. Tuttavia, la mancanza di strumenti per misurare il comportamento della gravità su enormi scale rimane un ostacolo significativo.

Il mistero potrebbe aprirsi a nuove prospettive scientifiche, sfidando il nostro approccio consolidato alla comprensione dell’universo. Mentre gli scienziati cercano risposte, ciò che sembra certo è che la nostra posizione nell’universo potrebbe essere un elemento chiave nel decifrare i segreti dell’espansione cosmica e della forza che la guida.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it