Published On: Ven, Dic 29th, 2023

Le eruzioni periodiche sulla cometa 12P/Pons-Brooks

A luglio 2023 la cometa 12P/Pons-Brooks è stata soggetta ad un outburst di circa 5 magnitudini che l’ha portata ad una magnitudine visuale di circa 11,5. Tali variazioni di luminosità hanno attirato l’attenzione degli astronomi.

L’astro chiomato fu scoperto all’Osservatorio di Marsiglia nel luglio 1812 da Jean-Louis Pons, e successivamente recuperata nel 1883 da William Robert Brooks. Si adatta alla definizione classica di cometa di tipo Halley con un periodo orbitale di 71 anni, ed è anche una delle comete periodiche più luminose conosciute.

Ora, Nick James della British Astronomical Association (BAA) e il suo team, hanno notato che sulla superficie si verificano eruzioni che seguono un preciso pattern temporale. Secondo il ricercatore, le esplosioni hanno una cadenza di 15 giorni, con l’ultimo evento risalente al 14 dicembre. Questo suggerisce che il prossimo è previsto per oggi o domani.

La regolarità del fenomeno può essere attribuita al periodo di rotazione della cometa, che è di due settimane. Questo è il risultato della presenza di una bocca criovulcanica colpita dalla luce solare con la stessa cadenza. Richard Miles della BAA lo paragona al gyser “Old Faithful“, spiegando che la cometa 12P ha un super criogeyser la cui eruzione viene innescata dopo l’alba locale.

OSSERVAZIONI

L’invito agli astrofili è quello di monitorare la cometa nelle notti a venire. La tempistica precisa delle eruzioni potrebbe fornire agli astronomi importanti dati per individuare la posizione esatta del geyser sulla superficie della cometa. La regolarità con cui i vulcani di ghiaccio sulla cometa 12P eruttano, offre agli scienziati un’opportunità unica per studiare da vicino questo fenomeno celeste. Monitorare attentamente il comportamento di questa vagabonda spaziale potrebbe svelare ulteriori dettagli sulla sua composizione e sulla natura delle sue eruzioni. 

IL TRANSITO “VICINO” ALLA TERRA

Il prossimo passaggio al perielio avverrà il 21 aprile 2024, con l’avvicinamento massimo alla Terra il 2 giugno 2024. Si prevede che la cometa si illuminerà fino a raggiungere una magnitudine apparente di circa 4,5. Si stima che il suo nucleo abbia un diametro di circa 30 km.

In un mondo in costante evoluzione, l’osservazione e la comprensione di eventi astronomici come questo continuano a catturare l’immaginazione degli appassionati di astronomia e degli scienziati professionisti.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it