Published On: Mer, Apr 15th, 2020

Una nuova cometa nel cielo australe

Mentre il mondo tiene d’occhio la cometa Atlas, ormai disgregata, una nuova cometa è stata scoperta nei giorni scorsi. L’astro chiomato che prende il nome di SWAN (C/2020 F8), alla fine di Maggio transiterà nei pressi dell’orbita di Mercurio. E’ stata osservata per la prima volta da Michael Mattiazzo dall’Australia, grazie allo strumento SWAN posto sul Solar and Heliospheric Observatory (SOHO), un telescopio spaziale progettato per studiare il Sole. Successivamente, la cometa è stata fotografata dall’astrofilo italiano Ernesto Guido, il quale ha confermato una lunga coda, la sua colorazione verdastra e una magnitudine di +8. E’ estremamente probabile che questa vagabonda spaziale abbia sperimentato un outburst, dal momento che mostra una rapida espansione della sua atmosfera (o chioma). Se tale manifestazione dovesse proseguire, diverrebbe visibile ad occhio nudo il prossimo mese. Le curve di luce preliminari suggeriscono che potrebbe raggiungere la terza magnitudine, visibile quindi anche senza l’ausilio di strumenti, ma le comete si sa, sanno essere oggetti di difficile predicibilità. In sostanza, il confine tra la visione ad occhio nudo e la disgregazione con conseguente affievolimento di luminosità è molto sottile. L’oggetto non è attualmente visibile dal cielo boreale, ma regala il suo splendore ai telescopi posizionati in Australia, nella Nuova Zelanda, in Africa meridionale e in Sud America.

Riferimenti bibliografici e fotografici: JPL, Spaceweather, astro.vanbuitenen.nl, Ernesto Guido e Marco Rocchetto e Adriano Valvasori

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it